
Dopo la Messa celebrata al mattino da donAlessioAlbertini, le conclusioni di Assisi 2018 sono state del presidente VittorioBosio. Subito gli eventi calendarizzati per il 75mo anno di vita dell’associazione, un dono aperto oggi, ad Assisi e che si chiuderà l’8 dicembre 2019, ancora ad Assisi. Un anno che sarà caratterizzato da alcuni importanti appuntamenti. Alcuni: il convegno nazionale su “Sport o Chiesa? dal 15 al17 marzo; l’incontro dei presidenti provinciali con il Santo Padre l’11 maggio in Vaticano; il concorso per giovani e meritevoli sportivi e sportive under 18 ( in palio duemila euro per tre società sportive e mille euro per due giovani atleti e due giovani atlete); il seminario nazionale su sport e legalità, ispirato alla figura di don Pino Puglisi (18-20 ottobre a Palermo). E poi diversi pellegrinaggi verso santuari mariani, scelti dal territori, a cui sarà affidata l’organizzazione. “Vi chiedo con tutto il cuore – afferma Bosio – anche più di una manifestazione o evento per festeggiare l’anniversario, perché abbiamo veramente tanto da ricordare”.
Un anno per raccontarsii, per dire e confermare l’amore per il prossimo e la dedizione ai più fragili, non tanto per celebrare la storia, quanto per rinnovare impegno e mandato per il presente e il futuro. “Sarà un anno significativo, perché occorre progettare strategie in grado di tutelare le società sportive e i loro dirigenti, da sempre vero motore della storia del Csi. Sarà un anno per rinnovare il ruolo che il Centro Sportivo Italiano deve giocare nelle politiche sportive del Paese. Abbiamo ricevuto un testimone carico di responsabilità e di onore. Dobbiamo fare il possibile per esserne degni”. Spiega il presidente: “Abbiamo segnato la storia dell’Italia, una strada di 75 anni, con tanti dirigenti atleti passati dal Csi. Tanti campioni dello sport italiano ma quelli che ricordo più volentieri sono quelli non arrivati alla notorietà. Sono una marea tra passato e presente. A tutti abbiamo lasciato qualcosa. Non so se abbiamo educato tutti, ma segni li abbiamo lasciati ovunque di sciuro.Tante iniziative per formare il pensiero dello sport in Italia. Ricordo il convegno del 1960, quello su “sport e comuni”, Ebbene, da quel convegno nacquero gli assessorati allo sport. Oggi lo sport in Italia è al bivio. Ad Assisi lo scorso anno vennero i responsabili dello sport di tutto l’arco costituzionale. Qui fuoriuscirono ragionamenti che oggi trovano espressione in alcune proposte a Montecitorio. Si dice che parlo con Giorgetti. Sì. Ci parlo, ci ho parlato. Normale dialogo con le istituzioni. Lo abbiamo sempre fatto. Sottolineo non con i partiti, ma con le istituzioni.
Abbiamo appurato che in otto giorni può cambiare la vita. Lo avevamo più volte chiesto al Coni di autoriformarsi. Certo una cosa non semplicissima, non facile, viste le tante anime che convivono. Siamo 15 enti di promozione sportiva che oggi sono messi tutti sullo stesso identico piano. Il Csi ancora oggi si occupa di educazione, e facciamo un lavoro che forse altri non fanno. Promozione sportiva e promozione sociale? Se possibile faremo tutte e due. Se dovessimo scegliere sceglieremo per natura la promozione sportiva”.
Il numero uno ciessino ha quindi rivendicato alcune azioni fatte dalla Presidenza, partendo dal mi fido di te, che ha creato e messo in movimento progetti strutturali e strumenti per i comitati (campetti costruiti, sedi di comitato, azione di sostegno e rilancio dell’associazione), la riduzione del costo della tessera per l’attività giovanile di 60 centesimi, il servizio alla Chiesa (incontro con il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei) ed a proposito rivela “abbiamo voglia di avere assistenti ecclesiastici in ogni comitato. Dobbiamo lavorare tutti e insieme affinché l’assistente nel Csi diventi sempre più punto di riferimento”.
Sul futuro Bosio è certo e garantisce: “Il Csi lo ha davanti luminoso. Lo so perchè ho trovato persone nel territorio innamorate del Csi. Grazie a loro possiamo costituire altri anni di storia. Cosa farò personalmente? Sarei sprovveduto e arrogante nel dire cosa farò senza prima confrontarmi. In futuro una cosa certa è don Alessio, il nostro assistente, rinominato da poco a novembre dalla Cei. Avevamo bisogno della sua conferma per avere un accompagnamento certo anche rispetto alla prossima assemblea elettiva”.
“Il futuro parte qua da Assisi dalle persone del Csi che hanno voglia di respiro, voglia di sognare all’infinito. È vero che sogniamo. I miei? Stiamo ricostruendo la società di servizi. Dare poi una governance, con persone competenti. Per essere al servizio delle società sportive. Un Csi più bello, un Csi con una casa. Perchè no? Nei sogni c’è anche una sede nuova. Sono grato a quei comitati che lo stanno facendo. Infine ripeto che se saremo capaci di stare uniti faremo un Csi sempre più bello. Abbiamo strumenti e persone giuste che ci credono. Andremo lontano. Ho detto tutto quello che ho nel cuore. Grazie. Viva il Csi. Baci e Buon Natale a tutti!”
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